Flicorno d'Oro: terzo posto

Flicorno d'Oro: terzo posto
Flicorno d'Oro: terzo posto

Anche quest'anno - e per sette anni consecutivi - l'orchestra di fiati e ottoni del Gymme sale sul podio - con il terzo piazzamento - all'edizione 2019 del Flicorno d’Oro di Riva del Garda.

L'edizione 2019 dell'ambito premio internazionale, si è profilato come un evento intenso e ricco di appuntamenti di grande valenza artistica e formativa.
Nelle passate edizioni il nostro Liceo ha potuto partecipare alla categoria giovanile vincendo per 5 anni consecutivi. Dall'anno scorso questa categoria è stata eliminata e quest'anno come lo scorso anno i nostri studenti hanno dovuto entrare nella Categoria adulti. Quest'anno addirittura nella 2. Categoria adulti. Nella stessa categoria sono confluti pure le orchestre di alcuni Conservatori fra cui l'orchestra di un Conservatorio siciliano e l'orchestra „Dino Fantoni“ del Conservatorio di Verona con una formazione di oltre 90 musicisti. Si è tratrato quindi di una sfida impari e assai ardita! 
Come per le passate edizioni il pubblico ha potuto assistere alle esibizioni di concorso presso la Sala Garda del Palazzo dei Congressi, i nostri studenti quindi - al pari dei professionisti - si sono esibiti mettendo in gioco tutti o loro talenti.
Gli studenti del Gymme hanno suonato con competenza e tanta passione il pezzo in concorso: "Puszta" del compositore contemporaneo belga Jan van der Roost. Van der Roost è assai noto, infatti, dopo aver studiato trombone, storia della musica ed educazione musicale al Lemmensinstituut in Lovanio (Belgio), ha proseguito gli studi al Royal Conservatoires di Gand e Anversa, dove si è laureato come compositore e direttore d'orchestra. La lista dei suoi lavori mostra una estesa varietà di generi e stili, comprendendo per esempio 2 oratori, una sinfonia e alcune piccole composizioni per orchestra sinfonica, un concerto per chitarra (dedicato a Joaquín Rodrigo), un concerto per tromba ed orchestra d'archi (dedicata a e commissionata dal virtuoso norvegese Ole Edvard Antonsen), un doppio concerto per 2 clarinetti ed orchestra d'archi (dedicato a Walter e Anne Boeykens), un ciclo di Lieder ("canzoni" o "Romanze") per baritono e orchestra da camera, lavori per archi o orchestra da camera, musica da camera, numerose composizioni per ottoni ed orchestra di fiati (inclusa una sinfonia in 3 movimenti per orchestra di fiati allargata), musica corale, soli strumentali. Puszta si rifà naturalmente alla tradizione ungherese e rimanda a quel "terreno nudo" quelle vaste distese di pianura stepposa, tipiche del bassopiano magiaro. Il territorio della puszta, sterile, inospitale, è una specie di deserto erboso e in origine si riferiva a parti pianeggianti dell'Alföld, la grande pianura ungherese, abitata da pastori, bovari e cavallari. La composizione di Van der Roost dunque rieccheggia le ballate e le armonie folk delle popolazioni slovacche e ungheresi. Il suo carattere è paragonabile alle ballate ungheresi di Brahms e a quelle di Dvorak e alle Rapsodie ungheresi di Liszt. Molti dei nostri giovani musicisti hanno avuto modo di conoscere l'Ungheria e i suoi usi e costumi grazie agli scambi biennali che la nostra scuola organizza da molti anni, quindi hanno dato il meglio di sè trovandosi in perfetta sintonia col pezzo in concorso. A tutta l'orchestra i nostri complimenti!